Vigilia di Saslong, per Paris "ultima prova non buona". Innerhofer: "Spero di stare meglio"

Non è stato un avvio positivo, quello della nazionale azzurra impegnata nel secondo appuntamento con la velocità dopo Val d'Isère.

Sulla Saslong si partirà domani con il super-g (start alle ore 11.45), ventiquattr'ore più tardi la leggendaria discesa della Val Gardena, preceduta appunto da un paio di prove molto diverse tra di loro, ma con sensazioni negative per Paris e compagni.

Lo stesso fuoriclasse della Val d'Ultimo non si è nascosto, parlando dopo il test odierno che è stato l'unico sull'intero tracciato della discesa che vedremo sabato. “Oggi non è stato un allenamento positivo, devo capire al video cosa migliorare e soprattutto dove guadagnare qualche decimo, a cominciare dal super-g di venerdì.

La pista rimarrà simile nei prossimi giorni, potrebbe diventare più secco e se fosse così, allora sarebbe più difficile fare velocità”.

Oltre il trentesimo crono nella seconda prova anche Christof Innerhofer, che non sorride troppo parlando all'ufficio stampa FISI, nel giorno del suo 36esimo compleanno. “La mia sensazione è migliorata rispetto a Val d'Isère, anche se la salute non va benissimo – ammette – Spero di stare meglio per le gare e concentrarmi sulla mia sciata, non pensando ai dolori. Sono convinto di poter fare la mia gara”.

Il miglior azzurro è stato Matteo Marsaglia, 25° oggi nella seconda prova: “Dieci anni fa mi sentivo più forte in supergigante, invece in discesa in questi ultimi anni stanno facendo girare un filo di più e mi sento bene – spiega il veterano piemontese - Evidentemente è cambiata la tendenza. Con il materiale ho le idee più chiare, in super-g mi manca qualche chilometro e la schiena si fa sentire, ma per venerdì abbiamo già deciso sci e scarponi da utilizzare, abbiamo le idee chiare.

La neve è sicuramente migliorata, non è ancora la neve a noi più gradita, ma spero che con un'altra notte di sereno si possa lucidare un altro po'. Punto a fare un bel super-g, sarebbe buono per rientrare nei trenta, poi vedremo con la discesa”.