Paralleli mondiali: favola Tviberg e primo oro norvegese, Schmid scrive la storia per la Germania

Un parallelo con una Norvegia dominante, con tre medaglie portate a casa sulle sei a disposizione tra settore femminile e maschile, ma con la Germania che scrive la storia grazie ad un super Alexander Schmid, uno dei pochi a rispettare il pronostico nella sfida individuale di una specialità sempre discussa, ma che oggi ha offerto comunque un buon spettacolo e due gare sostanzialmente regolari.

Con l'Italia a secco dopo il trionfo di due anni fa di Bassino, ecco che i nuovi campioni del mondo sono Maria Therese Tviberg, un'autentica favola dopo una miriade di infortuni per la slalomgigantista norge, e appunto il tedesco che riporta a casa un titolo che mancava, a livello maschile, da 34 anni.

Partiamo dal parallelo femminile, con una finale che, nella seconda run (dopo una prima conclusa ex-aequo), Tviberg è stata strepitosa, vincendo nettamente davanti ad una Wendy Holdener ancora... d'argento, come in combinata, per la sua sesta medaglia ai campionati del mondo.

Primo oro per il team norvegese in questa rassegna iridata, dopo l'amaro 2° posto nel team event di ieri che aveva visto la stessa futura campionessa del mondo a livello individuale rinunciare alla finale dopo una caduta che le aveva causato un po' di contusioni. E una delle protagoniste dello squadrone scandinavo, forse la prima favorita al titolo oggi, parliamo di Thea Louise Stjernesund, va a prendersi il bronzo (dopo aver perso per 6 centesimi il derby di semifinale con Tviberg) spegnendo il sogno di Marie Lamure, la rivelazione di giornata che a 21 anni chiude quarta.

La giovanissima transalpina aveva eliminato Marta Bassino agli ottavi di finale (unica azzurra in gara, con Zenere eliminata martedì pomeriggio in qualificazione), con la prima run fatale alla cuneese che aveva pagato il mezzo secondo canonico, recuperando appena un decimo nella rivincita.

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La gara maschile ha scritto una pagina di storia, anche se in un caso parliamo della disciplina regina e in questo di un format che non ha certo la tradizione della discesa.

Alexander Schmid, infatti, ha riportato alla nazionale tedesca maschile un titolo mondiale a 34 anni dall'oro di Vail 1989 a firma Hansjoerg Tauscher (l'ultimo in assoluto era stato quello di Maria Hoefl-Riesch dieci anni fa a Schladming).

Come detto, il 28enne tedesco, anch'egli mai vincente in CdM, è un ottimo specialista del parallelo ed era tra i grandi favoriti della vigilia. Non ha tradito le attese, dominando poi l'atto decisivo nel confronto con Dominik Raschner, che non è riuscito a portare all'Austria una medaglia d'oro che ancora manca al Wunderteam in questo Mondiale.

Schmid, al primo podio individuale nei grandi eventi (ma fu già bronzo nel team event di Cortina 2021), aveva eliminato in semifinale Timon Haugan, che è andato poi a vincere la small final e quindi il bronzo, per la prima medaglia mondiale di “Van Deer”, il marchio di Marcel Hirscher, regolando Adrian Pertl, trafitto in semifinale dal connazionale Raschner dopo aver perso il bastoncino in partenza.

Tra gli uomini attesi, out agli ottavi Alexis Pinturault nello scontro con Steen Olsen, a sua volta poi fermatosi ai quarti, come Luca De Aliprandini che è stato l'unico dei tre azzurri in gara a superare un turno, battendo uno specialista come Strasser, prima del ko contro Pertl. Ottavo posto finale per il trentino, stop agli ottavi di finale invece per Filippo Della Vite, sconfitto proprio dal futuro iridato Schmid, e Alex Vinatzer che nulla aveva potuto contro Zan Kranjec.

Il Mondiale ripartirà giovedì con una delle gare più attese in casa Italia, il gigante femminile.

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