Shiffrin arriva a Levi e nel mirino c'è... Stenmark: "Penso solo a sciare veloce, ho meno dubbi rispetto ad un anno fa"

Mikaela Shiffrin è arrivata mercoledì a Levi ed è chiaramente lei la donna più attesa nell'opening di slalom che andrà in scena, nella località della Lapponia, con le due gare previste sabato e domenica.

Saltato, come da programmi, il parallelo di Lech/Zuers, la fuoriclasse statunitense ha una doppia chance per cercare il primo allungo in Coppa del Mondo, dopo il “100” di Soelden, ma soprattutto c'è tanta voglia in lei di riprendersi il trono di slalom, sul quale è salita la strepitosa Katharina Liensberger della stagione 2020/21 (titolo mondiale e coppa di specialità). La concorrenza è indubbiamente aumentata rispetto agli anni in cui Mikaela dominava in lungo e in largo, tanto che 45 delle sue 70 vittorie in coppa sono arrivate tra i pali stretti.

Un numero importante, perchè sulla “Levi Black” potrebbe cadere un record storico; Ingemar Stenmark, infatti, è colui che ha vinto più volte in una singola disciplina con 46 giganti all'attivo, Shiffrin si trova a -1 e in Finlandia potrebbe operare il sorpasso, su una pista che ama e ha già domato quattro volte (2013, 2016, 2018, 2019), ma che rappresenta anche qualcosa di speciale visto che proprio qui, 12 mesi fa, tornò in gara dopo 300 giorni e il dramma della morte di papà Jeff. Chiuse subito seconda e quinta nelle due sfide vinte da Petra Vlhova, che assieme a Liensberger (ma occhio a Swenn-Larsson e al duo svizzero Gisin-Holdener, seppur non al meglio) sarà la grande rivale del prossimo week-end.

Ieri, come detto, l'arrivo a Levi e i problemi alla schiena emersi nei primi giorni di novembre, in allenamento a Copper Mountain, sembrano quasi del tutto risolti come ha spiegato la diretta interessata parlando all'Associated Press: “Venendo qui ero un po' meno preoccupata – le parole di Mikaela – Posso dire che nei miei dieci anni di carriera ho avuto molti meno problemi fisici di quanto si potesse immaginare, anche se al tempo stesso qualcuno potrà dire che non mi sono spinta abbastanza al limite”.

Si parla anche della scomparsa del padre, un dramma che la campionessa definisce “una situazione diversa dalla lesione di un osso, di un legamento o un muscolo, ma si tratta di un cuore spezzato per il quale ci vuole molto tempo di guarigione. E in quel caso non esiste una road map, quindi penso che nessun infortunio, qualsiasi cosa accadrà d'ora in avanti, possa mai essere più grande di questo”.

Obiettivi a Levi? La 26enne del Colorado non si espone, ma spiega come quest'anno le cose potrebbero essere ben diverse, anche e soprattutto in slalom. “Quando arrivai a Levi 12 mesi fa, avevo molte più incertezze anche se io mi pongo sempre il dubbio su quanto potrò realisticamente tenere un determinato livello per un certo tempo. Ora sono più sicura di poterlo fare rispetto a quel periodo, questa stagione per me sembra più vicina alla normalità, dopo aver sperimentato tutte le difficoltà della precedente”.

Se a Soelden un segnale chiaro è stato già lanciato, da Levi ci si attende di nuovo una Mikaela Shiffrin di altissimo livello.