La "nuova" Gut-Behrami ora fa spavento: "L'esperienza mi insegna che in pochi mesi può cambiare tutto"

In corsia di sorpasso? Sembra proprio così, anche perchè dopo il super-g di domenica sempre a Garmisch-Partenkirchen (meteo permettendo, visto che arriveranno nuove precipitazioni), e i campionati del mondo di Cortina, ci saranno altre tre gare di velocità come quella su “La VolatA” di Passo San Pellegrino.

Lara Gut-behrami sembra pronta a prendersi la leadership di Coppa del Mondo (poi dovrà soffrire a marzo, dove ci sono i quattro slalom nel giro di due settimane), ora che si ritrova a soli 62 punti da Petra Vlhova in seguito al tris odierno piazzato nel primo appuntamento in Baviera. Innanzitutto, la terza sfera di cristallo in super-g è sempre più vicina, con la fuoriclasse rossocrociata che ora ha 140 punti di margine sulla detentrice Corinne Suter a tre prove dal termine, ma è la “coppona” che può e deve diventare a questo punto l'obiettivo della ticinese, che sa come si vince una sfida del genere e attualmente è semplicemente due spanne sopra a tutte le rivali in questa disciplina, ma ha fatto paura anche nell'ultima discesa e nell'ultimo gigante disputati, chiudendo seconda sia a Crans-Montana che a Kronplatz.

“Sono soddisfatta perché la pista non era facile da interpretare - ha spiegato Lara ai microfoni di RSI, dopo aver firmato il suo 29esimo successo in CdM – Ho fatto una gara abbastanza “sporca”, nonostante ciò mi sono trovata davanti e questa è una cosa che dà soddisfazione. La grande differenza la fa la fiducia che ho adesso rispetto ai mesi passati; adesso mi sento bene e mi permetto di far correre gli sci anche se sono completamente fuori linea.

Coppa del Mondo? L'esperienza mi ha insegnato che in pochi mesi cambia tutto - la sua risposta - A ottobre in tanti mi chiedevano se ero ancora in grado di vincere una gara e adesso si parla già di Coppa del Mondo generale. Alla fine ti rendi conto che devi solo sciare bene, fare una gara dopo l'altra e poi solo così magari puoi giocarti qualcosa di grande”.

L'ennesima grande giornata di Gut-Behrami, ma anche quella del primo podio in carriera, a 22 anni, di una Kajsa Vickhoff Lie capace di sfruttare sia il pettorale n° 2 (ma non era per nulla semplice senza riferimenti) che un tracciato così filante, per concretizzare finalmente in gara dopo aver fatto più volte benissimo nelle prove di discesa. Incredula del suo risultato la giovane norvegese, al pari di Marie-Michele Gagnon che, scendendo col pettorale 29, ha tolto il primo podio stagionale in super-g a Sofia Goggia. Ne aveva tanto bisogno la veterana canadese, lontana dalla top 3 da quasi 5 anni, ovvero il successo in combinata del febbraio 2016 a Soldeu; dopo tanti problemi e infortuni, col pensiero anche di lasciare lo sci, la simpatica nordamericana si è regalata un piazzamento davvero speciale e ricco di significati.