Slovenia e Croazia si presentano: Slokar-Kranjec da una parte e Ljutic-Zubcic dall'altra puntano in alto

Due squadre numericamente non troppo importanti, ma con tanta qualità e ambizioni per l'intero inverno 2024/25, a partire dall'opening di Coppa del Mondo a Soelden.

La Slovenia si presenterà sabato, per il gigante femminile sul Rettenbach, con un trio di atlete composto dalla veterana Ana Bucik Jogan (con il cognome del marito dopo il matrimonio della scorsa primavera), da un talento che continua a crescere come Neja Dvornik e colei che, prima del grave infortunio di due anni fa in Val Senales, aveva già strabiliato in slalom vincendo anche in CdM, ovvero una Andreja Slokar che a Soelden è tornata a gareggiare 12 mesi fa, ma con tanto lavoro da fare per recuperare il suo livello specialmente in gigante (lei che fu 14esima nell'edizione 2021 dell'opening).

In campo maschile c'è la grande speranza di podio per la prima gara della stagione, unico rappresentante sloveno e che ovviamente risponde al nome di Zan Kranjec, tre volte a podio (senza vincere) sul Rettenbach, terzo nel 2019 e poi là davanti nelle ultime due edizioni concluse regolarmente, quella del 2021 (di nuovo terzo) e 2022, quando solo Marco Odermatt lo piegò.

Oggi a Zagabria si è presentata la nazionale croata, con il “CroSki Media Day” allo Zonar Hotel che ha svelato tutte le ambizioni di un team reduce da un 2023/24 di grande livello, con sei podi e la top 10 nella classifica per nazioni, ottenuta sostanzialmente con soli cinque atleti.

Croazia che gareggerà solo nelle discipline tecniche e a Soelden avrà Filip Zubcic quale punta per il gigante maschile, lui che aveva cominciato benissimo la scorsa stagione (sfiorando il colpaccio in gara-1 sulla Gran Risa) prima di calare un po', ma concludendo comunque sul terzo gradino del podio nella graduatoria della coppa di specialità, oltre che Istok Rodes al cancelletto di partenza che, per la sfida femminile di 24 ore prima, ospiterà una Zrinka Ljutic che ha parlato della volontà di salire di livello e giocarsela costantemente vicina alle “grandi” pure tra le porte larghe, dopo essere esplosa in slalom con una grande costanza nel passato inverno.